Per il tennis italiano le Nitto Atp Finals di Torino sono l’evento dell’anno, per la racchetta mondiale l’appuntamento che viene subito dopo i quattro tornei del Grande Slam. Per questo, il fatto che nell’edizione 2022 ci sia stata anche una traccia di Active Sport vale un sacco. Merito di Edgar Scalvini, convocato dalla Federazione Italiana Tennis (in quanto giocatore della nazionale) per prendere parte a un match dimostrativo di tennis in carrozzina. L’incontro si è giocato venerdì sera sul campo d’allenamento del PalaAlpitour, davanti a tanti curiosi: da una metà campo Scalvini in coppia col polacco Hubert Hurkacz, n.11 del mondo; dall’altra il piemontese Luca Paiardi e Gabriele Piraino, sparring partner delle star delle ATP Finals. “È stato emozionante – ha raccontato Scalvini, 39 anni da Travagliato – poter giocare con un compagno del calibro di Hurkacz, ancora di più in un palcoscenico simile.
C’era tanta emozione: ho provato a fare del mio meglio per rimanere tranquillo, anche se non mi è riuscito benissimo. Potevo rendere di più, ma rimane un’esperienza super”. Se la porterà dentro, mentre sulla nuovissima carrozzina da gioco rimarrà impresso l’autografo di Nick Kyrgios, incontrato sul campo prima del doppio d’esibizione. “Mi auguro – dice ancora Scalvini – che la giornata di ieri possa rappresentare un inizio, verso un legame ancora più stretto fra il wheelchair tennis e gli eventi più importanti che si giocano in Italia”. A rappresentare la nazionale c’era Scalvini, ma la sua presenza è stata la vittoria di tutto un movimento. “Non lo vedo come un premio per me – continua il bresciano di origini colombiane –, ma come un riconoscimento all’attività svolta dall’intero settore del tennis in carrozzina. Il nostro ambiente meritava un palcoscenico e una visibilità come questa, per il lavoro svolto da tecnici, giocatori e organizzatori. Dobbiamo dirci bravi un po’ tutti”. Vero, ma lui per primo, al termine di un 2022 terminato da n.2 d’Italia e n.90 della classifica mondiale Itf. Merito in particolare di una seconda metà di stagione di alto livello, con tanti
piazzamenti di lusso. “ Ho raccolto i frutti del lavoro svolto durante l’intera stagione con i tecnici federali e con quelli del Tennis Forza e Costanza, entrando per la prima volta fra i top-100. Ma non mi accontento, i risultati degli ultimi mesi sono lo stimolo per continuare a crescere. Il prossimo anno vorrei puntare ai primi 50: mi attendono tre mesi di lavoro tecnico, tattico e fisico per preparare al meglio il 2023. Grazie al contributo di Active Sport e al lavoro di sviluppo svolto insieme a Lab 3.11, ho appena acquistato una carrozzina da gara più performante, ma che richiede uno sforzo fisico maggiore. Per sfruttarne a pieno i benefici, dunque, dovrò lavorare duro in palestra”. Parole che evidenziano l’impegno necessario per competere a livelli sempre più alti. “Basta osservare un match di tennis in carrozzina – chiosa Marco Colombo, presidente di Active Sport – per rendersi conto dell’impegno agonistico e tecnico che richiede. Eddy ne è un grande testimonial e siamo orgogliosi di averlo con noi: oltre a essere un giocatore di alto livello è una persona che si impegna tanto per la promozione dello sport e della nostra associazione”.