L’accoglienza di tifosi e amici per Testa all’aeroporto di Linate
Grassobbio in delirio per il campione Mirko Testa, classe 1997, medaglia di bronzo e d’argento (nel team relay con Mestroni e Mazzone) alle Paralimpiadi di Parigi. Un guerriero gentile. Dal judo alla motocross. A 21 anni un incidente in gara l’ha reso paraplegico.
Nel 2018 sale per la prima volta su una handbike, grazie al progetto di Sport Therapy portato avanti da Active Sport in collaborazione con la Domus Salutis di Brescia, e ha iniziato a vincere dopo poco tempo. È diventato campione italiano, maglia rosa al Giro d’Italia handbike, poi campione del mondo e giovedì 5 settembre a Parigi è riuscito nell’impresa di conquistare la medaglia di bronzo nella prova su strada della categoria H3, la più competitiva di tutte. Testa è stato protagonista di una prova eccezionale chiudendo alle spalle dei francesi Bosredon e Quaile.
«La mia prima Paralimpiade. La sola partecipazione è già un’esperienza meravigliosa, vincere una medaglia la rende speciale, vincerne due è indescrivibile – dichiara Mirko -. Anche se sono il campione del mondo non era scontato fare risultato e sono felicissimo. Ringrazio la mia fidanzata Sara Morotti (ex nuotatrice e sua personal trainer), la mia famiglia, l’amministrazione comunale del mio paese, tutti i miei tifosi, l’Active Team, le Fiamme Oro e la Nazionale. All’inizio non pensavo alle competizioni, mi piacevano l’adrenalina e il senso di libertà. Poi tutto è cambiato, e ora eccomi qua». Le emozioni scorrono ancora: «Sono ancora tante. Nemmeno nei miei sogni avrei sperato di meglio, grazie a chi ha reso possibile tutto ciò. Ora mi riposerò qualche giorno con l’obiettivo di difendere la maglia iridata al Mondiale di Zurigo (dal 21 al 29 settembre,ndr), in Svizzera».
Nemmeno nei miei sogni avrei sperato di meglio, grazie a chi ha reso possibile tutto ciò. Ora mi riposerò qualche giorno con l’obiettivo di difendere la maglia iridata al Mondiale di Zurigo (dal 21 al 29 settembre,ndr), in Svizzera»
La festa
Al suo rientro in aeroporto, a Linate, ad accoglierlo c’erano familiari, amici e tifosi con le t-shirt speciali ideate dalla fidanzata Sara con scritto: «Team Testa-Vivi il tuo sogno facendo sognare tutti noi». E così è stato. A casa Testa, a Grassobbio, sventolano vari striscioni: «Mirko sei veloce come il vento, hai vinto il bronzo e l’argento, ma Grassobbio lo dice in coro: per noi sei medaglia d’oro!». Ivano Eevye Pezzotta esclama: «Mirko è stato superlativo! Un esempio di serietà, passione, resilienza, tenacia, umiltà, stile e forza». Sergio Balduchelli, capitano dell’Active Team La Leonessa, confessa che «nella volata finale ero senza fiato, come se fossi io a pedalare al posto suo». Sottolineano Manuel Bentoglio, sindaco di Grassobbio, e don Luca Sana: «Siamo onorati e orgogliosi. Mirko è un campione in gara e fuori, con una forza mentale straordinaria. Con il suo comportamento, il suo sorriso e il suo grande cuore è una fonte d’ispirazione e un punto di riferimento per tutti, soprattutto per i giovani che si demoralizzano facilmente».
Lacrime di gioia per Sara, la fidanzata di Mirko: «Sono emozioni che restano nel cuore. Grazie Amore!». E tra un brindisi e l’altro, Mirko saluta ricordando che «anche quando sembra che il mondo sia finito, c’è sempre un modo per rialzarsi e continuare».