344 titoli in carriera fra singolare e doppio, per una storia di successo che non conosce fine.
La vittoria L’austriaco Martin Legner, autentico mostro sacro del tennis in carrozzina con la bellezza di otto partecipazioni alle Paralimpiadi, ne ha appena scritta una nuova pagina firmando la
doppietta nell’ottava edizione del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi, diventato a suon di vittorie uno dei suoi tornei prediletti. In doppio il 60enne di Tirol aveva già conquistato il torneo Itf organizzato da Active Sport per ben sei volte, mentre in singolare ci era riuscito solo nel 2014 e pareva dovesse accontentarsi di nuovo del secondo posto, quan d il rivale polacco Tadeusz Kruszelnicki ha vinto con agio il primo set scaricando tutta la sua potenza sulla terra battuta del Campo 2 del Tennis Forza e Costanza 1911. Ma, armato della sua inarrivabile esperienza, la leggenda austriaca non ha fatto una piega e ha continuato a giocare il suo tennis tattico e ragionato, andando a stuzzicare i punti deboli di un rivale già affrontato in precedenza ben 73 volte.
Un piano che ha funzionato in avvio di secondo set, quando Legner ha allungato sul 4-0 prima di chiudere 6-4, e poi di nuovo nel terzo, con il numero 41 del ranking mondiale (ma già n.3) scappato sul 4-1. Kruszelnicki l’ha riagguantato di nuovo sul 4-4 come già nel secondo parziale, ma ancora una volta non è riuscito nel sorpasso, perdendo ai vantaggi i due game che hanno sancito il 3-6 6-4 6-4 finale, consegnando a Legner l’83esimo titolo internazionale in singolare, il primo dopo un digiuno di oltre due anni. Chiusa una finale da avversari, Legner e Kruszelnicki ne hanno giocata una seconda da compagni, dominando l’ultimo atto del doppio contro i britannici Penney/Simpson (6-0 7-5 lo score) e vincendo a Brescia per la quinta volta insieme.
Alla doppietta di Legner ha risposto quella della svizzera Angela Grosswiler, seconda testa di serie, che sabato aveva vinto in doppio insieme ad Abbie Breakwell e all’indomani ha superato proprio la britannica nella finale del singolare, al termine di una battaglia risolta con il punteggio di 7-6 6-3. Decisive le fasi calde del primo set: la 24enne elvetica, numero 36 della classifica mondiale, ha interpretato meglio il tie-break e poi è scappata via nel secondo parziale, conquistando il suo secondo titolo in carriera in singolare. L’ultimo successo di giornata è andato invece al britannico Kevin Simpson, che nella finale del tabellone di consolazione Open (che ha accolto gli sconfitti al primo turno del main draw) ha superato per 6-3 7-5 Rocco Brando, atleta di Active Sport. Grande soddisfazione per gli organizzatori, che dopo due anni di stop hanno riproposto un evento di successo, con la chicca della doppia vittoria di casa fra i Quad (Alberto Saja in singolare, Saja/Boriva nel doppio).
“Il nostro staff – dice Maurizio Antonini, direttore del torneo – ha dato ancora una volta il massimo, con l’aiuto di tantissime persone. Siamo felicissimi per come è andata, anche alla
luce delle difficoltà causate dal meteo: potevano rappresentare un problema, invece tutti i giocatori ci hanno fatto i complimenti per la gestione logistica del torneo. Non potevamo chiedere un ritorno in calendario migliore e presto ci metteremo al lavoro per fare ancora di più nel 2023”. In evidenza uno scatto di Antonio Di Leo.