Marianna Lauro non giocava un torneo da nove mesi, tanto che in virtù di una classifica crollata al numero 95 del mondo (dopo che era stata n.11) non era nemmeno fra le teste di serie del Camozzi Open numero sei. Ma tutte le presenti a Brescia sapevano che la vera favorita era lei. Una sensazione confermata da un torneo pressoché perfetto: la 38enne sassarese ha letteralmente dominato i primi tre incontri, lasciando per strada appena tre game, e nella finale contro la svizzera Gabriela Buehler l’ha spuntata per 7-6 6-1. Le è bastato giocare meglio i punti decisivi del tie-break (chiuso 7-4) per prendersi un vantaggio importante, seguito da un secco allungo che l’ha condotta rapidamente al titolo, il suo 24° in carriera in singolare a livello internazionale. Titolo che può essere considerato fra i più preziosi perché è il primo dal 2014, e chiude una striscia di quattro finali perse una dopo l’altra. In più, per la tennista sarda – che in carriera ha partecipato alle ultime tre edizioni delle Paralimpiadi: Pechino, Londra e Rio De Janeiro – si tratta del primo titolo al Camozzi Open. Sui campi del Tennis Forza e Costanza aveva vinto nel 2012 il Camozzi Italian Masters, torneo nazionale antenato del Futures Itf, ma da quando l’appuntamento organizzato da Active Sport è entrato nel calendario internazionale non vi aveva mai preso parte. “Dopo le Paralimpiadi di Rio de Janeiro – ha detto durante la premiazione – ho deciso di prendermi una pausa dal tennis, perché ero molto stanca a causa dei tantissimi tornei giocati. Durante la settimana non sono riuscita a esprimere il mio miglior tennis, e devo ancora ritrovare un po’ di fiducia nei miei colpi, ma vincere è sempre una bellissima sensazione”.
La finale del singolare maschile, in programma per domenica mattina alle 9.30, vedrà invece il polacco Tadeusz Kruszelnicki a caccia del terzo titolo consecutivo a Brescia, dopo quelli del 2016 e del 2017. In entrambi, il 62enne polacco sconfisse in finale l’austriaco Martin Legner, che quest’anno il tabellone gli ha messo di fronte in semifinale, regalando al pubblico bresciano l’atto numero ottantadue (ebbene sì) della sfida infinita fra due leggende del tennis in carrozzina. Nel primo duello, targato 1996, vinse Legner, ma poi ha preso il largo Kruszelnicki, salendo a 45 successi (contro 27) grazie al 6-4 5-7 6-3 odierno. Domani l’ex numero 3 della classifica mondiale – che in mattinata aveva fermato Luca Arca, uno dei tre azzurri nei quarti – se la vedrà con l’olandese Rody De Bie, numero 2 del tabellone e di ben trentanove anni più giovane. In mattinata De Bie ha sconfitto l’altoatesino Ivan Tratter, e nel pomeriggio l’ha spuntata sul connazionale Carlos Anker. Nel frattempo, in attesa di conoscere le vincitrici del doppio femminile, sui campi di via Signorini sono terminati i tabelloni di consolazione: nel maschile, successo per il bresciano Silviu Culea, nel femminile per Vanessa Ricci. Domani alle 9.30 la finale del singolare, a seguire quella del doppio. Ingresso gratuito.
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RISULTATI
Singolare maschile. Quarti di finale: Legner (Aut) b. Spano (Ita) 6-0 4-6 6-2, Kruszelnicki (Pol) b. Arca (Ita) 6-1 6-4, Anker (Ned) b. Keller (Sui) 6-0 6-2, De Bie (Ned) b. Tratter (Ita) 6-2 6-2. Singolare maschile. Semifinali: Kruszelnicki (Pol) b. Legner (Aut) 6-4 5-7 6-3, De Bie (Ned) b. Anker (Ned) 6-1 6-4.
Singolare femminile. Finale: Lauro (Ita) b. Buehler (Sui) 7-6 6-1.
Doppio maschile. Semifinali da concludere in serata: Anker/De Bie (Ned) vs Culea/Tratter (Ita), Kruszelnicki/Legner (Pol/Aut) vs Perez/Shevchik (Chi/Rus).
Doppio femminile. Semifinali: Morotti/Ricci (Ita) b. Buehler/Pesendorfer (Sui/Aut) 6-1 6-4, Bertola/Quassinti (Ita) b. Deac/Faccoli (Rou/Ita) 6-0 6-0. Finale da concludere in serata: Morotti/Ricci (Ita) vs Bertola/Quassinti (Ita).
Consolation draw maschile. Semifinali: Shevchik (Rus) b. Rinaldini (Ita) 4-0 4-2, Culea (Ita) b. Gnani (Ita) 4-1 5-3. Finale: Culea (Ita) b. Shevchik (Rus) 4-1 4-1.
Consolation draw femminile. Finale: Ricci (Ita) b. Deac (Rou) 4-0 4-0.